Visita il sito web
Tempo per la lettura: < 1 minuto

Aerei a rischio per gli stormi d’uccelli

Le cronache estive ormai danno gli incidenti aerei causati da stormi d’uccelli sugli aeroporti come quasi una cosa normale. Che normale non è perché se i grandi plurimotori di linea sono in grado di assorbire anche qualche volatile (alcune linee hanno attrezzato le “bocche” delle turbine con reti anti-volatili) gli aerei più piccoli e specialmente quelli business monorotore jet o elica – sono molto più vulnerabili. Come ci racconta il lettore di Genova dottor Erminio Franchi.

Tutto mi sei immaginato, in un recente volo ospite dell’executive di un amico impresario, di dover temere gli storni, quei graziosi uccelli che specialmente la sera creano fantastiche figure nel cielo volando a gruppi. Uno di queste fantastiche figure ha impattato con il nostro aereo e poco ci mancava.

[hidepost]

*

Tema noto, sul quale si sono sbizzarriti gli esperti, compresa l’adozione di falchi e altri predatori sul campi di volo, che però poi spariscono seguendo le prede. Meglio sul campo un falso falco come quello dell’immagine. Ma basta?

[/hidepost]

Pubblicato il
10 Agosto 2024

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio