Le cronache estive ormai danno gli incidenti aerei causati da stormi d’uccelli sugli aeroporti come quasi una cosa normale. Che normale non è perché se i grandi plurimotori di linea sono in grado di assorbire anche qualche volatile (alcune linee hanno attrezzato le “bocche” delle turbine con reti anti-volatili) gli aerei più piccoli e specialmente quelli business monorotore jet o elica – sono molto più vulnerabili. Come ci racconta il lettore di Genova dottor Erminio Franchi.
Tutto mi sei immaginato, in un recente volo ospite dell’executive di un amico impresario, di dover temere gli storni, quei graziosi uccelli che specialmente la sera creano fantastiche figure nel cielo volando a gruppi. Uno di queste fantastiche figure ha impattato con il nostro aereo e poco ci mancava.
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