Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Import-export, questa è la mappa

La “fotografia” scattata dal centro studi della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno dice che l’export della provincia di Livorno, nel 2024, fino a tutto settembre ha raggiunto quota 1,6 miliardi di euro: in testa ai mercati di destinazione troviamo gli Stati Uniti (con 301,8 milioni di euro), al secondo posto la Spagna (con 137,1 milioni) e al terzo la Germania (con 129,7). La prima tipologia di merce destinata all’estero è costituita dalla categoria “prodotti chimici di base, fertilizzanti e composti azotati, materie plastiche e gomma sintetica”, seguita molto da vicino da “medicinali e preparati farmaceutici”. Sul terzo gradino del podio ci sono i “prodotti della siderurgia” e al quarto le “bevande”.  

Sul versante delle importazioni invece, sempre in questi primi nove mesi dello scorso anno, l’ammontare è più che doppio: 3,6 miliardi di euro. Prima di tutto le merci arrivano dalla Spagna (con 836,7 milioni di euro), in seconda posizione le importazioni di merci americane (con 651,9 milioni), al terzo la Repubblica Ceca (con 251,1), al quarto l’India (con 208,6) al quinto la Germania (con 207). Articolando le differenti tipologie, bisogna rilevare che si tratta prima di tutto di autoveicoli e di gas naturale. Completano le prime cinque posizioni, nell’ordine, categorie come “prodotti derivati dalla raffinazione del petrolio”, “prodotti chimici di base, fertilizzanti e composti azotati,, materie plastiche e gomma sintetica”,  “metalli di base preziosi”.

Il “podio” della mappa continentale dei mercati è costituito tanto nell’import che nell’export in modo simile: l’Unione Europea e l’America Settentrionale sono i primi due partner commerciali. Al terzo posto però si rileva una differenza: per le esportazioni è l’Africa Settentrionale, per gli sbocchi dell’export è l’Asia. 

Mauro Zucchelli

Pubblicato il
22 Febbraio 2025
Ultima modifica
24 Febbraio 2025 - ora: 12:32

Potrebbe interessarti

Proposta dal Bureau Veritas Italia come strumento di garanzia

“Safe container”, una certificazione

Per ridurre i costi della sinistrosità, 6 miliardi di dollari all’anno, l’attestato di sicurezza - Ogni 5 anni i controlli sui Teu dry e ogni 2,5 anni, per quelli cisterna per merci pericolose

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

“Non solo editore”

È stato, per chi l’ha conosciuto, un maestro di vita: appassionato del mare, del bello scrivere e anche delle gioie che possono venirne. Uomo di cultura, mai ostentata ma semmai offerta con un filo di...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio