Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Stangata del governo sui distributori interni

ROMA – A partire dal prossimo mese di aprile, le imprese di autotrasporto, che utilizzano distributori di carburante posizionati nei loro piazzali, saranno obbligate a osservare i nuovi adempimenti che il governo ha imposto unilateralmente in materia di accise, senza consultare le organizzazioni di rappresentanza.

E ciò significa che, per i distributori superiori a 5 metri cubi, è prevista, sulla base dei nuovi adempimenti, la presentazione di una istanza/denuncia dell’attività di erogazione agli uffici delle Agenzie delle Dogane competenti per territorio, nonché la tenuta del registro di carico e scarico e la conseguente dichiarazione di fine anno.

[hidepost]

Tutto questo, solo per le imprese di autotrasporto; escludendo le attività agricole e industriali che pure sono coinvolte; si tratterà di far fronte a un costo amministrativo che, fra istanze, regolamentazioni comunali, vigili del fuoco, verifiche, controlli e comunicazioni, è stimato in 30 milioni di euro annui.

Le imprese che non si metteranno in regola, a partire dai consumi di carburante effettuati dal prossimo mese di aprile, non potranno beneficiare del recupero trimestrale delle accise.

“Pur condividendo l’esigenza di regolamentare al meglio l’uso dei carburanti – sottolinea Maurizio Longo, segretario nazionale di Trasportounito – ancora una volta è stata scelta la strada peggiore: quella che transita attraverso un metodo repressivo, nonché l’imposizione di obblighi, adempimenti e sanzioni”.

“Muovendo da un’analisi più approfondita – conclude Longo – si sarebbero raggiunti i medesimi risultati garantendo però all’autotrasporto contropartite in materia di acquisti collettivi di carburante, procedure semplificate e contenimento dei costi. Ma come sempre accade, è più facile imporre nuova burocrazia, controlli e sanzioni, che guardare in faccia la realtà e condividere soluzioni di prospettiva”.

[/hidepost]

Pubblicato il
26 Febbraio 2020

Potrebbe interessarti

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio