Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Anche a “Navi Mute” il premio Marincovich

ROMA – Il premio giornalistico-letterario “Carlo Marincovich”, giunto alla sua 12a edizione è andato anche al libro “Navi Mute”. Il mistero sulla morte del comandante Natale De Grazia”, scritto a quattro mani dai giornalisti Giampiero Cazzato e Marco Di Milla, già sottufficiale della Guardia Costiera. Il libro è risultato terzo classificato nella sezione saggistica, aggiudicandosi uno dei particolarissimi premi, costituiti da cimeli donati da navigatori e atleti, cantieri nautici e yacht club, veri oggetti d’arte che testimoniano la storia del mare e della navigazione.

Come noto il libro – presentato a suo tempo anche sul nostro giornale – partendo dai valori umani e professionali che hanno contraddistinto la preziosa esistenza di Natale De Grazia, ripercorre le circostanze che portarono alla morte del comandante, ufficiale in servizio alla Capitaneria di porto di Reggio Calabria, tenace investigatore, chiamato dalla Procura a fare luce su un traffico illecito di rifiuti radioattivi nel Mediterraneo, in virtù della sua perizia e delle sue spiccate qualità morali.

Navi Mute, è la prima pubblicazione di una collana intitolata “Storie di mare”, edita da All Around in collaborazione con il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera – che in poco più di un anno ha già raccolto 5 libri. Oggi, De Grazia è considerato un eroe ma non si possono dimenticare altre scelte e altri protagonisti. Fra questi il comandante Roni che il 9 settembre 1943, nelle prime confuse ore dell’armistizio, salvò il porto di Savona ordinando l’affondamento delle navi e così rendendo il porto inagibile ai nazisti. A lui è dedicato il libro “Affondate le navi” di Donatella Alfonso. “Silurate! 24 luglio 1943”, di Luciano Zani, ricorda un altro episodio della Seconda guerra mondiale, l’affondamento del postale Santa Lucia che faceva la spola tra le isole Pontine e fra le altre cose garantiva i contatti epistolari dei confinati antifascisti di Ventotene.

Quello della collana è un progetto editoriale fortemente voluto dal comando generale, per diffondere la cultura del mare, soprattutto fra le nuove generazioni.

“Il nostro intento è quello di raccontare il mare a 360°, luogo di riferimento quotidiano per 11.000 donne e uomini del Corpo, declinandolo in tutte le sue espressioni, da un punto di vista narrativo, tecnico, divulgativo, storico – ha spiegato il capitano di vascello Cosimo Nicastro, direttore della collana e capo ufficio comunicazione della Guardia Costiera – con l’auspicio che i lettori, i cittadini, possano identificarsi nel suo immenso patrimonio culturale, economico e ambientale”.

Pubblicato il
6 Ottobre 2021

Potrebbe interessarti

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio