Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Dalla carta all’elettronica

MILANO – Seppur la legislazione in Italia non sia ancora pronta ad abbracciare appieno i processi di digitalizzazione della logistica non avendo ancora approvato i protocolli internazionali per l’utilizzo della CMR elettronica, Gruber Logistics, Benetton e ACCUDIRE proseguono con successo i testi di utilizzo della CMR elettronica (eCMR) attraverso l’utilizzo della block chain come sistema di garanzia. 

In ciascuna delle aziende – sottolinea una nota di Gruber – anche le più innovative e digitalizzate,ci sono ancora intere stanze dedicata alla gestione dei documenti, scaffali interminabili in cui si ammassano pezzi di carta che per motivi legali non possono essere digitalizzati e devono essere conservati nel caso in cui si presenti la necessità di controlli. Nel mondo del trasporto internazionale è ad esempio il caso delle CMR, il documento cartaceo che deve accompagnare ogni trasporto. Il suo utilizzo è regolato dalla convenzione delle Nazioni Unite per il trasporto di merci, firmata nel 1956, che regola per l’appunto il modo in cui le merci vengono trasportate a livello internazionale. Secondo questa convenzione, tutte le parti coinvolte in una spedizione utilizzano una lettera di vettura CMR per registrare le informazioni necessarie.

Già nel 2008 è stato fatto un tentativo di rinnovamento – afferma ancora la nota – con la creazione di un protocollo internazionale che superasse la necessità di un documento cartaceo e che introducesse una gestione elettronica documentale, la cosiddetta eCMR, un documento analogo ma totalmente digitalizzato.

I limiti nell’utilizzo della carta appaiono evidenti: rallentamenti burocratici, possibilità di smarrimento, necessità di storage, ritardo nella catena dei flussi di cassa ecc. Ciononostante, dal 2008 ad oggi non sono stati fatti passi sostanziali in quanto l’accordo su come implementare il protocollo e la mancanza di soluzioni tecnologiche adeguate fanno tutt’oggi preferire la carta agli strumenti digitali.

Dal punto di vista politico invece, un passo in avanti notevole è stato fatto. Sono ben 31 i paesi che hanno aderito al protocollo. Tra i neo-firmatari figura oggi anche la Germania che dal 5 aprile inizierà ad accettare l’e-CMR. Ad esclusione dell’Italia, tutte le principali economie del Vecchio Continente sono oggi firmatarie.

Pubblicato il
5 Marzo 2022

Potrebbe interessarti

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora