Ora la UE scende in campo sui porti del Nord Adriatico

Prossimo un incontro dell’intero range proposto dal coordinatore del PP6 – E a Trieste parte il “Geie” tra le ferrovie italiane e quelle slovene

Laurens Jan Brinkhorst

BRUXELLES – L’Unione Europea si sveglia e scende in campo sullo scontro in atto tra i porti dell’Alto Adriatico, alla ricerca di quel coordinamento reale tra progettualità, prospettive e specializzazione che evidentemente ha fatto cilecca ad oggi sia per l’Italia sia per il NAPA.
La proposta di cominciare con un incontro tra tutti i porti dell’Alto Adriatico parte dall’olandese Laurens Jan Brinkhorst, coordinatore del progetto prioritario europeo PP6 è stata già messa a calendario. L’invito riguarda l’intero arco del Nord Adriatico, da Ravenna a Venezia, Trieste, Monfalcone e Koper ed è stato accolto favorevolmente anche dalla regione Friuli-Venezia Giulia. Temi europei sui quali cercare un coordinamento ce ne sono, e importanti, partendo anche da iniziative in corso che sono ben lungi dalle ipotesi – da prendere con le molle – di creare altre megastrutture portuali a spese della stessa Unione Europea, per di più offshore e con evidenti ulteriori costi di rotture di carico.
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