Dal signor Enzo Esposito, in relazione al recente studio sul gigantismo navale e i suoi problemi, ci scrive sul web:
Il gigantismo così come viene utilizzato oggi non ha senso.
Le Authority devono introdurre nuove regole per mediare gli interessi del carico e quelli del vettore.
C’è troppa speculazione da entrambi i settori.
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Ci sono diverse scuole di pensiero sul gigantismo navale, e sarebbe presuntuoso dare un giudizio drastico e lapidario su un fenomeno che oggi coinvolge non solo gli armatori e i porti, ma anche i cantieri navali, i servizi ai giganti (bacini di carenaggio, riparatori, assicuratori, marittimi) e in definitiva anche la salvaguardia dell’ambiente marino. È indubbio che una nave da 20 mila contenitori costa meno di tre navi da 10 mila, sia come gestione che come costruzione, ma le limitazioni di questi giganti sono rappresentate dai porti, in particolare da quelli storici circondati dalle città, che più di tanto non possono offrire spazi di banchina, fondali, aree di manovra.
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