La fame di nuovi spazi nei porti

Rodolfo Giampieri

ROMA – I porti italiani hanno fame di spazi. Nell’analisi che anche Assoporti ha sviluppato sotto la direttiva del suo presidente 👤 Rodolfo Giampieri, i sistemi portuali più attivi cercano aree per la logistica.

Chi è partito già da tempo, come La Spezia con il suo grande retroporto, o Gioia Tauro con gli allargamenti, i vari sistemi collegati agli interporti eccetera, hanno creato polmoni importanti, anch’essi però in qualche caso (si veda l’interposto Vespucci alle spalle di Livorno) alla ricerca di nuovi spazi.

Sia pure con l’attuale rallentamento, la logistica tira: e l’antico limite dei porti storici, circondati e spesso “ostacolato” dalle città, pesa sempre di più.

In questa chiave, per sviluppare la logistica e attrarre nuove attività industriali, anche il porto di Trieste guarda a Sud e acquista nuovi spazi.

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