Presidenza NAPA al porto di Rijeka

Denis Vukorepa

RIJEKA – Passaggio di consegna dai porti di Venezia e Chioggia al porto croato di Rijeka della presidenza di turno dell’Associazione NAPA (North Adriatic Ports Association) che, oltre a quelli veneti e croati, annovera fra i suoi membri, anche i Porti di Trieste e Monfalcone, il porto di Ravenna e il Porto sloveno di Koper.  

L’associazione ha ripreso il suo cammino, dopo la sospensione delle attività dovuta all’emergenza pandemica, sotto il coordinamento del presidente dell’AdSP di Venezia e Chioggia, Fulvio Lino Di Blasio nel segno del rilancio, della cooperazione internazionale e del rafforzamento della competitività del NAPA. Sono stati infatti elaborati l’estensione delle Autostrade del Mare ai Paesi Terzi Vicini del Mediterraneo ed il piano di investimenti dei porti NAPA al 2030 sulle infrastrutture di ultimo miglio ferroviario, energetiche e digitali. 

“L’associazione può risultare determinante per affrontare la crescente competizione globale. La sottoscrizione della Joint Declaration, nel dicembre 2021, e l’Action Plan che ne è seguito per dare applicazione a quanto previsto in tale documento strategico hanno consentito di portare a progress concreti in materia di green port, smart port e connessioni alle Reti TEN-T, contribuendo così a rafforzare la cooperazione trilaterale tra Italia, Croazia e Slovenia. Insieme, poi, abbiamo elaborato un position paper (che prevede un contributo del NAPA al processo di Revisione delle Reti TEN-T di cui i passaggi salienti prevedono il riconoscimento dei “ports clusters” e dei progetti transfrontalieri marittimi, ndr), avviato ben sette progetti europei co-finanziati” commenta Di Blasio facendo i migliori al collega Denis Vukorepa. 

Denis Vukorepa, executive director del PRA: “L’Autorità portuale di Rijeka continuerà nell’impegno di proseguire con le principali priorità che includono il contributo all’integrazione marittima multimodale del nelle reti TEN-T nell’ambito dei programmi di cooperazione territoriale europea. Ciò comprende la realizzazione di misure e interventi per aumentare l’efficienza delle operazioni portuali, l’installazione di sistemi per l’utilizzo di fonti energetiche alternative, il monitoraggio del grado di efficienza dei porti, nonché studi preparatori agli investimenti per il miglioramento delle infrastrutture nel contesto internazionale”.

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