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L’AdSP di Bari replica sulla vasca di colmata

BARI – In ordine alla valutazione negativa da parte della commissione VIA nazionale sulla cassa di colmata del porto, l’Autorità portuale di sistema dell’Adriatico meridionale ha diramato la seguente nota a firma del segretario generale dottor Tito Vespasiani.

“Non risulta sia stata messa in discussione la qualità tecnica della progettazione, peraltro redatta da studi di ingegneria di alto profilo e affidatari, in altri porti, di importanti incarichi di pianificazione portuale e di progettazione di opere marittime di grande rilevanza a livello nazionale. La valutazione negativa è strettamente connessa alla evidenziata lacuna conoscitiva, in merito all’aggiornamento delle caratterizzazione dei sedimenti interessati dall’ipotizzato intervento di conferimento in cassa di colmata.

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“Al riguardo si precisa inoltre che sul tema l’Autorità di Sistema Portuale ha dato ampiamente riscontro durante il procedimento di VIA in questione (imputato oramai quasi due anni fa) evidenziando come le dette nuove caratterizzazioni avrebbero certamente trovato luogo in fase di progettazione esecutiva ovvero ai fini del dragaggio ex art. 5 bis della Legge 84/94 stante la necessità di realizzare prima la cassa di colmata similmente, tra l’altro, a diversi altri procedimenti già occorsi negli altri porti. E ciò per la semplice ragione di non vanificare le nuove caratterizzazioni che presumibilmente sarebbero diventate nuovamente “vecchie” al compimento delle opere di contenimento della cassa (Le caratterizzazioni hanno validità, infatti, di soli tre anni). Nonostante questa oggettiva puntualizzazione, cui peraltro non è seguito alcun riscontro da parte della Commissione VIA, l’Autorità ha avviato da tempo – e di propria iniziativa – il percorso tecnico-amministrativo finalizzato all’aggiornamento delle caratterizzazioni del sito interessato, dando debita comunicazione al competente MATTM, sia pure con analisi a campione con l’intento cioè di ottenere prima analisi di conferma o meno dei risultati conseguiti nel 2009. Trattandosi di aree rientranti nel sito di interesse nazionale (SIN), tale procedimento risulta articolato e presuppone, prima di avviare la campagna di campionamento e analisi , l’approvazione del piano medesimo da parte del Ministero dell’ambiente .

“Poiché soltanto di recente è pervenuta la formale approvazione del piano di indagine, l’Autorità, nelle more dell’esecuzione dell’intervento, che dovrà essere preceduto peraltro anche da preventivo nuovo monitoraggio circa la presenza di ordigni bellici, ha chiesto alla Commissione VIA e al Ministero Ambiente la possibilità di sospendere l’esame progettuale, in attesa dell’aggiornamento della caratterizzazione medesima .

“Poiché ai sensi dell’art. 10 bis della L. 241/90, il Ministero dell’ambiente dovrà prossimamente notificare il preavviso di rigetto, assegnando un termine per eventuali osservazioni, in questa fase l’Autorità presenterà le proprie controdeduzioni per un riavvio della valutazione , alla produzione della caratterizzazione aggiornata.

“Non hanno certamente giovato all’iter procedimentale le continue esternazioni sulla stampa di critiche e dubbi sulla idoneità del sito e sulla scarsa qualità del progetto.

Ad ogni modo, consapevole delle difficoltà connesse all’approvazione della iniziativa – conclude la nota del dottor Vespasiani – l’Autorità ha anche avviato un parallelo procedimento finalizzato ad anticipare o a “scorporare” l’escavo necessario per realizzare i pontili di Sant’Apollinare dal progetto cassa di colmata , e ciò attraverso una la stipula di accordo in corso di formalizzazione con la società Sogesid, specializzata nelle bonifiche ambientali e controllata dal Ministero dell’ambiente, al fine di studiare e progettare innovativi interventi di movimentazione e di conferimento dei sedimenti interessati dalla realizzazione dei pontili, e ciò al fine di creare le condizioni per una possibile rapida cantierizzazione di tale progetto strategico per il porto e la città”.

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Pubblicato il
21 Agosto 2019

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