Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Comitato di Gestione bis per l’AdSP di Venezia

Pino Musolino

VENEZIA – L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale sta riconvocando il Comitato di Gestione al fine di approvare il Rendiconto consuntivo 2019. Nel farlo – dice una nota dell’AdSP – s’intende dare compimento alle indicazioni ricevute dal capo del Gabinetto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che, in un atto formale inviato all’Ente, riconosce la regolarità del bilancio consuntivo già presentato per l’approvazione nella seduta del 18 giugno scorso del Comitato di Gestione, a conclusione della ispezione tecnico-amministrativa eseguita dalla Direzione generale “Vigilanza sulle Autorità Portuali” del Ministero medesimo.

[hidepost]

In tale valutazione – continua la nota – il direttore generale ha riconosciuto che la norma di legge, che prevede il commissariamento dell’Ente in caso di mancata approvazione dei bilanci entro i termini previsti, va letta nel contesto della situazione e alla luce della correttezza del documento contabile presentato in Comitato.

La direzione generale, a questo proposito – continua la nota – ha riconosciuto, dopo adeguata analisi tecnico-amministrativa e approfondito controllo documentale, nonché a seguito dell’audizione del presidente Musolino, che il bilancio consuntivo dell’AdSP non presenta alcuna criticità ed è assolutamente regolare sotto il profilo economico, finanziario e amministrativo.

Nel contempo, il direttore generale ha rilevato come le dichiarazioni di voto contrario espresse dai rappresentanti della Regione Veneto e della Città Metropolitana di Venezia facessero riferimento a somme appostate in bilancio nel 2018, ormai consolidato a seguito dell’approvazione del rendiconto contabile da parte del Comitato di Gestione del 29 aprile 2019, approvato poi dal Ministero delle Infrastrutture e anche dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, e non ancora utilizzate dall’Ente divenendo, perciò, residuo passivo vincolato alla revisione del PEF tra AdSP e Venice Ro.Port.Mos Scpa.

La cancellazione di tali poste, come ripetutamente formalmente richiesto dai rappresentanti di Città Metropolitana e Regione, avrebbe prodotto l’immediato formarsi di un “debito fuori bilancio” per l’Ente e quindi l’avverarsi di un illecito amministrativo e contabile estremamente grave. Entrando nel merito della revisione del PEF su Fusina, la direzione generale “Vigilanza sulle Autorità Portuali” ricorda poi i pareri favorevoli raccolti dall’Ente ed espressi dal DIPE (ufficio alle dirette dipendenze della Presidenza del Consiglio), Avvocatura distrettuale dello Stato e professionisti chiamati a supportare l’Ente, sulla necessità di agire esattamente come operato dall’Autorità di Sistema Portuale, per “scongiurare un maggiore danno economico che nasceva, in termini di gestione del rischio, presente nell’atto sottoscritto nel 2010 dall’allora presidente in favore del concessionario e a discapito dell’Ente portuale”.

L’AdSP ricorda infine che l’oggetto dell’ordine del giorno del Comitato di Gestione del 18 giugno scorso verteva sull’approvazione del Rendiconto per l’anno 2019 e che tale sarà l’ordine del giorno della prossima seduta.

La procedura relativa al riequilibrio del PEF del Terminal Autostrade del Mare di Fusina, che non è oggetto di discussione o di votazione in riferimento al Rendiconto consuntivo 2019, si è infatti definitivamente conclusa con il voto favorevole a maggioranza del Comitato di Gestione il 20 gennaio 2020.

[/hidepost]

Pubblicato il
29 Luglio 2020

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio