“Storie di mare e di porto”

Una serata in Camera di Commercio per il bel volume dell’editore Belforte – L’amaro sfogo del presidente della Spedimar – La rassegna fotografica delle navi che hanno toccato lo scalo

LIVORNO – Due premesse che appaiono doverose nel riferire dell’incontro dell’altra sera in Camera di Commercio per presentare il libro del Propeller Club labronico “Storie di mare e di porto”. La prima: In copertina spicca, sullo sfondo di una foto novecentesca del porto mediceo, il fiocco giallo sullo stemma del San Marco, che ricorda i due marò ancora sequestrati in India per un processo-farsa rinviato di mese in mese. La seconda: belle le due prefazioni rispettivamente del sindaco Alessandro Cosimi e del presidente della Port Authority Giuliano Gallanti (che cita anche Proust): peccato che entrambi non ci fossero, tra i tanti del porto e della città, all’incontro. Perché Peccato? Perché avrebbero sentito, oltre alle belle parole del sempre positivo presidente del Propeller comandante Fiorenzo “Cino” Milani, anche quelle amare, in alcuni passaggi disperate ma non ancora rassegnate del presidente della Spedimar Roberto Alberti sul presente e sul futuro dello scalo labronico. Della serie: forse Marcel Proust andrebbe citato per un altro dei suoi capolavori, che è “Alla ricerca del tempo perduto”. E ci sembra superfluo, in questa sede, spiegare il perché.
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