Risolta dopo un complesso “braccio di ferro” l’integrazione del documento – Investimenti per 72 milioni di euro per il rilancio della zona industriale

TRIESTE – E così alla fine Marina Monassi, presidente dell’Autorità portuale triestina, ha ottenuto che l’accordo di programma per la riqualificazione delle aree industriali e portuali sia integrato dal suo “addendum”: che conferma e enfatizza la competenza della stessa Port Authority sulla quantificazione e sui sistemi di riscossione dei canoni demaniali.
E’ stata, sotto molti aspetti, una lunga battaglia. Perché il testo dell’accordo di programma predisposto dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti (se n’è occupato il capo di gabinetto Giacomo Aiello) era stato da tempo firmato dalle altre istituzioni del territorio, ma si era fermato sulla scrivania della Monassi sia per il tema delle competenze sui canoni, sia per quello – ancora più sostanziale – della responsabilità oggettiva degli inquinamenti nell’area interessata.
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