LIVORNO – Crescono le pressioni sulla magistratura perché venga dissequestrato il bacino di carenaggio galleggiante, tuttora bloccato dal relitto della nave “Urania” in attesa dell’ultima ispezione necessaria da parte dei periti del tribunale. Ma sono, secondo chi conosce bene il problema, pressioni inopportune perché sulla vicenda sia la Procura della Repubblica sia i singoli inquirenti non dormono affatto.
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