Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Strategie e problemi per gli scali dal Ministero del Mare a Assoporti

ROMA – Il viceministro del MIT, Edoardo Rixi, non si sta facendo mancare niente in questi ultimi giorni dell’anno. Forse anche per bilanciare gli schiaffoni che il governo ha ricevuto e riceve da Bruxelles, ha lanciato due iniziative importanti per il cluster marittimo nazionale: il Ministero del Mare, già sottolineato anche nel recente incontro di Federmanager a Livorno (applausi a scena aperta da tutta Italia: ma quanto realizzabile in tempi brevi?); e un nuovo rapporto con Assoporti, che deve studiarsi – parole dello stesso Rixi – una più chiara “mission” se intende continuare ad avere un ruolo.

*

Sul Ministero del Mare ci sarebbe poco da aggiungere. Cancellato quando si chiamava Ministero della Marina Mercantile, ha visto una specie di riffa tra altri dicasteri per accaparrarsene le funzioni. È finita che oggi se ne sono prese un ritaglio sia la Difesa che l’Agricoltura, con il nocciolo al MIT (nel frattempo semi-desertificato dai funzionari più competenti) ma anche all’Ambiente. E forse mi dimentico qualcun altro. Ha ragione Rixi quando dice che a volte per affrontare anche un problema minore ci vuole un “concerto” interministeriale che porta alla disperazione per i tempi lunghi e le montagne di scartoffie. Però c’è un però: creare un ministero nuovo, o riproporre un ministero vecchio, con questi lumi di luna e con la forbice feroce dei tagli alla struttura pubblica, è realistico? Se deve contare l’efficienza, lo è certamente. Se invece contano i balletti burocratici, le risse in parlamento, la difesa dei “poteri” acquisiti, la faccenda si fa dura.

[hidepost]

*

Assoporti, siamo alla resa dei conti. Non solo il viceministro Rixi, ma alti esponenti del cluster marittimo nazionale e una parte dei presidenti delle AdSP, ritengono che così com’è Assoporti sia in crisi. Non c’è solo la secessione siciliana a creare dubbi, anche se è un sintomo allarmante. C’è il fatto che un pur bravo e dinamico presidente come D’Agostino non sembra in grado di ricompattare i colleghi delle altre 14 autorità di sistema per una unità d’intenti davvero concreta. I porti continuano a farsi la guerra – o comunque la concorrenza – spesso andandosene all’estero isolati o con il supporto di altre associazioni. Manca anche il promesso coordinamento governativo e non si riesce ad avere una cabina di regia comune nemmeno su un tema che dovrebbe essere più gestibile come le crociere. Nascono (bisogna dire: per fortuna) iniziative sia nel Tirreno che in Adriatico di “sistemi dei sistemi”, fuori da Assoporti e con qualche sottintesa nota polemica. Insomma, non tira una bella aria. Tanto che crescono le voci secondo cui D’Agostino intenderebbe rinforzare il suo staff romano per tentare una “riconquista”: e si parla addirittura di un’offerta a Massimo Provinciali, attuale segretario generale dell’AdSP a Livorno, che da buon romano certo non dovrebbe disdegnare di tornare a casa. Gossip soltanto? Se c’è fumo, dice un vecchio adagio, in genere c’è anche un pò d’arrosto.

Antonio Fulvi

[/hidepost]

Pubblicato il
19 Dicembre 2018
Ultima modifica
27 Dicembre 2018 - ora: 18:01

Potrebbe interessarti

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio