Come tagliare i consumi d’energia

GENOVA – Più di un terzo del consumo energetico italiano è legato agli immobili, in primis le civili abitazioni e gli uffici. Potendo programmare un lavoro di efficientamento di tutto il parco immobiliare si otterrebbe un risultato incredibile: in 20-25 anni un abbattimento di oltre il 25% dell’intero consumo energetico nazionale andando a raggiungere gli obbiettivi posti dalla Comunità Europea per il 2050.

Il dato, frutto di una elaborazione di ANCE Liguria, evidenzia con forza non solo l’esigenza di costruire una manovra strutturata e duratura nel tempo sull’efficienza energetica degli immobili, ma anche una rivalutazione del Superbonus 110% frettolosamente liquidato per il suo parziale uso truffaldino, e invece potenzialmente in grado, attraverso interventi sulle prestazioni dell’involucro, degli impianti con integrazione di energie rinnovabili (pannelli solari)e sui serramenti, di tagliare del 70/75% il fabbisogno energetico dell’immobile.

Il bilancio dei consumi nazionali di energia è così suddiviso: 31% Trasporti, 29% Residenziale, 22% Industria, 17% Servizi e 1/2% Altro. E ciò evidenzia un peso determinante del settore immobiliare “specie in regioni – sottolinea Ferraloro – come la Liguria in cui interventi adeguati sull’attuale patrimonio immobiliare potrebbero sortire effetti ancora più determinanti, abbinandosi a un clima che consentirebbe di ottimizzare le misure di risparmio energetico”.

“Purtroppo – conclude ANCE Liguria – ancora una volta ci troviamo di fronte a una incapacità programmatoria sommata a una vocazione a generalizzare le distorsioni nell’applicazione delle leggi e a equiparare le leggi stesse a una incentivazione a commettere reati, come se fossero la regola”.

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