Venti di pace in Porto 2000?

Matteo Savelli

LIVORNO – Dunque, ci stanno provando.

“Mettere fine alla stagione della guerra aperta degli operatori portuali nel settore del traffico passeggeri”.

È con questo obiettivo, perseguito ormai da mesi, che l’AdSP ha presentato in Comitato di Gestione l’articolata delibera nella quale, in tre mosse, provare a mettere d’accordo le parti in causa: da un lato la Porto di Livorno 2000, società che gestisce, in regime di concessione demaniale marittima il terminal passeggeri, dall’altro SDT (Sintermar Darsena Toscana), joint venture fra la Sintermar controllata dal gruppo Grimaldi e TDT (Terminal Darsena Toscana).

Se ne sta parlando da giorni.

Al centro della discordia – ricorda il comunicato dell’AdSP diramato di recente gli atti amministrativi con i quali, nell’estate del 2020 – ,

l’Autorità Portuale aveva permesso a SDT di movimentare i passeggeri in radice della sponda Ovest Darsena Toscana.

Atti che, sulla base della rivendicazione di una pretesa esclusività del servizio passeggeri, sono stati impugnati dalla Porto di Livorno 2000. Prima dinnanzi al TAR, che a novembre del 2020 ha rigettato il ricorso, poi, in appello, davanti al Consiglio di Stato, che avrebbe dovuto pronunciarsi nei giorni scorsi. 

A pochi giorni dall’udienza del supremo organo giudiziario amministrativo, il presidente dell’AdSP e la dirigente responsabile del procedimento, Roberta Macii, hanno deciso di calare sul tavolo del Comitato di Gestione un tris di carte, con l’intento dichiarato di convincere le parti in causa a chiedere un rinvio dell’udienza.

  1. La prima questione è data dall’aggiornamento dei Servizi di Interesse Generale (SIG). Un argomento spinoso, diventato scottante in tutta Italia dopo che la riforma portuale del 2016 e il correttivo porti del 2017 hanno abrogato il Decreto Ministeriale in cui si individuavano tali servizi, lasciandone l’incombenza alle singole AdSP.
    “Forte di un parere del MIMS risalente a dicembre del 2018, e di un parere reso nel 2019 da un affermato studio legale, l’AdSP ritiene si debba procedere a riconoscere il servizio passeggeri quale SIG ed aggiornare quindi l’elenco dei servizi di interesse generale stilato nel 2019 con una delibera firmata dall’allora presidente dell’Ente Stefano Corsini”.
  2. Il secondo punto affrontato dalla delibera riguarda l’avvio di un procedimento amministrativo attraverso il quale definire, in via preliminare rispetto alla definizione dell’assegnazione della concessione a Porto di Livorno 2000 (che oggi opera ancora in regime di transitorietà), contenuti, estensioni e limiti del servizio passeggeri.
    Da quest’ottica, l’AdSP ha cercato di riavvolgere il nastro dell’iter di aggiudicazione della gara, valutando la strada da percorrere ai fini della novazione della concessione e del riequilibrio economico-finanziario del piano di investimenti, quello presentato dalla società gestrice della Stazione Marittima e che ha subito un’impasse anche per motivi non riconducibili alle volontà delle parti.

In previsione della sottoscrizione dell’atto concessorio, l’AdSP vuole quindi uscire dall’incertezza dei contenuti e dei limiti del servizio di accoglienza dei passeggeri, cercando di favorire se possibile una ricomposizione dei contrasti.

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