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In crisi i costruttori di pneumatici

BRUXELLES – L’industria europea dei pneumatici, in particolare di quelli per i mezzi pesanti, sta attraversando un momento di crisi particolarmente preoccupante: nelle ultime settimane si sono susseguite notizie riguardanti alcuni dei più grandi produttori al mondo di pneumatici premium, i quali hanno annunciato riduzioni della produzione, chiusura di stabilimenti con relativi esuberi di personale, ridimensionamento delle strutture dirigenziali, cassa integrazione, cessione di marchi. Sarebbero in tutto 10 i siti produttivi in Europa destinati alla chiusura ed alla cassa integrazione.

AIRP – Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici, esprime di fronte a questo scenario grande rammarico ed apprensione per il futuro dell’industria europea. Senz’altro ha influito in modo determinante, almeno per quanto riguarda la produzione di pneumatici per autocarro e autobus, la concorrenza dei prodotti a basso costo, come dichiarano gli stessi produttori coinvolti, sommata alla situazione di inflazione energetica che ha colpito in maniera fortemente asimmetrica gli stabilimenti europei ed asiatici.

L’importazione di prodotti in dumping e a basso costo ha determinato un enorme danno dal punto di vista ambientale, facendo prevalere un approccio usa e getta da parte del mercato nei confronti del pneumatico non solo autocarro ma anche vettura, trasporto leggero e movimento terra.

“Il vero problema del pneumatico a basso costo, infatti, non è il basso costo che fa concorrenza agli altri pneumatici, ma la bassa qualità, che rende il prodotto poco durevole, scarsamente riparabile, e solitamente non ricostruibile”, commenta il segretario generale di AIRP, Guido Gambassi. 

In un momento delicato come quello attuale, è quindi di fondamentale importanza secondo AIRP che le istituzioni europee intervengano per attuare un’adeguata regolamentazione del mercato nell’ottica dell’economia circolare, che è l’unica soluzione per poter raggiungere tre obiettivi strategici: tutelare l’industria del pneumatico premium e la sua competitività basata sulla durevolezza e sostenibilità del prodotto, preservare e valorizzare l’asset strategico costituito dal know how di decine di migliaia di lavoratori altamente specializzati, difendere l’ambiente nel suo complesso attraverso la promozione di prodotti ad alta efficienza e riutilizzabili.

Pubblicato il
20 Dicembre 2023

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