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Aviazione: cresce il progetto sugli idroscali storici d’Italia

TARANTO – Cresce il progetto per il recupero degli idroscali storici d’Italia. Lunedì scorso, Taranto ha ospitato i massimi esperti italiani del volo idro e anfibio, che si sono confrontati con le autorità politiche, militari e imprenditoriali tarantine. L’associazione Aviazione Marittima Italiana, in collaborazione con la Caroli Hotels, ha infatti organizzato una giornata di studio presso il Castello Aragonese. Durante l’incontro, che segue quelli tenuti a Gallipoli e a Brindisi, è stato presentato il nuovo progetto-pilota per il recupero e il rilancio dell’idroscalo di Taranto, oltre ad illustrare il calendario provvisorio delle prossime giornate che saranno ospitate da altri idroscali storici in tutta Italia.

Ubicato sul secondo seno del Mar Piccolo, l’idroscalo tarantino fu realizzato dalla Marina Militare negli anni 1914-15 come Stazione Idrovolanti e come Scuola di Osservazione Aerea per ufficiali della Regia Marina. Nel 1923, dopo essere stato intitolato al pluridecorato primo tenente di vascello osservatore Luigi Bologna, l’idroscalo venne assegnato alla Regia Aeronautica e fu sede di reparti di idrovolanti e, successivamente, del Comando Aeronautico dello Jonio e del Basso Adriatico. Oggi, oltre alla Scuola Volontari dell’Aeronautica Militare (SVAM), sul sedime opera anche il Southern Operational Centre dell’agenzia NAMSA della Nato.

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“Obiettivo di questo progetto pilota non è solo parlare del glorioso idroscalo ‘Luigi Bologna’ di Taranto, ma anche di altri luoghi che hanno contribuito alla storia dell’Aviazione Italiana, al fine di realizzare un polo attrattivo per la diffusione della cultura aeronautica tra le nuove generazioni”, ha dichiarato l’organizzatore Orazio Frigino, presidente dell’Aviazione Marittima Italiana.

La Giornata di studio è stata aperta da diversi interventi, tra cui: Cosimo Borraccino, assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia; Rinaldo Melucci, sindaco di Taranto; Luigi Sportelli, presidente della Camera di Commercio di Taranto; Sergio Prete, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Jonio; Salvatore Vitiello, comandante di Marina Sud; Gianluca Capasso, comandante SVAM Taranto; Emanuele Spigolon, comandante del 36° Caccia Stormo dell’Aeronautica Militare di Gioia del Colle (Ba). Seguiranno molti interventi da parte di autorità locali, esperti di aviazione, piloti di idrovolanti, responsabili di aeroclub e idroscali, imprenditori e docenti universitari. Sarà anche delineata la storia degli idroscali italiani: già nel lontano 1926, gli “aeroporti per idrovolanti” in Italia erano oltre 40. Tra questi anche Taranto, Brindisi, Cagnano Varano (Foggia), Orbetello (Grosseto), Livorno, Marina di Pisa, Desenzano sul Garda (Brescia), Sesto Calende (Varese) e Venezia, che oggi intendono collaborare al progetto per il rilancio delle loro attività per la divulgazione e la formazione aeronautica tra le nuove generazioni.

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Pubblicato il
19 Dicembre 2018

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