Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Porti e sicurezza, sempre più timori

ROMA – La partita di equilibri geopolitici sempre più delicati e fragili, nonché della sicurezza dell’interscambio mondiale, si gioca sul mare e nei porti. Lo si è visto anche nei giorni scorsi con il sequestro in Mar Rosso da parte di un commando yemenita calatosi da un elicottero, di una nave giapponese sospettata di essere israeliana.  Secondo 👤 Alessandro Santi, presidente della Federazione Italiana Agenti e Mediatori Marittimi, il caso fa scattare più di un segnale di allarme. 🗣️ “E il Mediterraneo “allargato” al Mar Nero – ha detto – ma anche all’immediato oltre Suez, nel momento in cui è tornato a essere baricentrico per i traffici marittimi, sta riconquistando anche lo sgradevole primato dei pericoli derivanti da uno spostamento sul mare dei conflitti e del rischio terrorismo”.

🗣️ “È colpevole ignorarlo: l’Italia, con i suoi 8500 km di coste e una rete di decine di porti vitali nel Mediterraneo, alla ricerca dell’identità marittima persa da troppo tempo, ma anche di una nuova strategia per rafforzare la sua portualità – prosegue Santi – si trova oggi ad affrontare anche sfide per la garanzia della resilienza delle catene di approvvigionamento e di difesa del commercio marittimo che richiedono risposte strategiche immediate in un Mediterraneo a dir poco inquieto.”

*

Quello della nave sequestrata dai ribelli dello Yemen, non è un caso isolato.

Sempre nel Corno d’Africa, il primo ministro etiope Abiy Ahmed Ali è alla ricerca di un accesso al Mar Rosso: una mossa che potrebbe innescare ulteriori conflitti in una regione già fragile, ma essenziale per le rotte commerciali internazionali.

In Mediterraneo la presenza russa è sempre più preponderante con una strategia che prevede l’estensione della sua influenza militare nell’est della Libia, potenzialmente nel porto di Tobruk, mirando all’apertura di una base navale che potrebbe rivelarsi strategica per il controllo del Mediterraneo.

Infine le tensioni nel Mar Nero, squassato dal conflitto tra Ucraina e Russia, con ripercussioni significative sui traffici marittimi internazionali di cereali e petrolio qui concentrati; e quelle sulla costa nella quale si affacciano Libano, Israele e Gaza ormai caratterizzate dalla presenza crescente di navi militari.

[hidepost]

“Si tratta di una vera e propria emergenza – conclude il presidente di Federagenti – a cui dobbiamo rispondere con strategia, semplificazione e investimenti all’interno di una precisa politica del mare da troppo tempo assente all’appello, per garantire la crescita del paese sfruttando i fondi del PNRR e del fondo complementare nei porti”.

[/hidepost]

Pubblicato il
25 Novembre 2023
Ultima modifica
27 Novembre 2023 - ora: 13:02

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio