PIM apre agli allestimenti

PIOMBINO – La notizia è che PIM (Piombino Industrie Marittime) ha cominciato ad allestire e completare lo scafo nudo di una nave sulle sue aree nel porto toscano. L’operazione di sollevamento e posizionamento in terra dello scafo – 1260 tonnellate – ha comportato una delicata manovra con l’utilizzo del pontone autonavigante “Svenja”, che a sua volta stato posizionato in banchina con tutta una serie di procedere per garantire la massima sicurezza.

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L’intervento di questi giorni apre una nuova fase di utilizzo per la tormentata gestione della PIM, nata due anni fa come centro per le demolizioni navali – in base alle normative europee che avrebbero messo fine alle disgraziate “cannibalizzazioni” in medio e estremo oriente – ma virata poi al settore delle costruzioni e ricostruzioni in ambito navale e carpentistico. Dalla conversione e il riutilizzo dei “cassoni” di galleggiamento della Costa Concordia, PIN ha operato con la costruzione di una grande barca-porta del bacino di carenaggio di Marsiglia, ha raggiunto un accordo per il posizionamento sul filo delle proprie banchine del rigassificatore galleggiante Golar Tundra (in arrivo entro la fine del mese dall’estremo oriente) e per l’allestimento di uno scafo nudo per uno yacht da 50 metri, in arrivo anch’esso entro la fine del mese.

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PIM è il risultato di una joint-venture tra la livornese Fratelli Neri, che ne ha espresso alla presidenza l’ex presidente Confetra Nereo Marcucci, e la genovese San Giorgio del Porto, colosso nel settore delle riparazioni navali con valenza internazionale (controlla tra l’altro anche il cantiere di Marsiglia con il suo grande bacino di carenaggio). Oggi è anche tra epoche realtà mediterranee che risponde alle normative europee per la demolizione delle navi obsolete, sia civili che militari, anche due l’applicazione pratica della normativa risente ancora della differenza ddi costi con i demolitori dell’est. L’avvio di operazioni di allestimento e completamento di navi e maxi-yacht segna comunque l’apertura di un nuovo filone di lavoro che avrà – visto le richieste – importanti sviluppi.

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