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Sulla Riforma le commissioni in settimana

Luigi Merlo

NAPOLI – E’ in questa settimana che le commissioni di Camera e Senato daranno il loro parere – non determinante ma dovuto – sulla Riforma. La notizia l’ha confermata Luigi Merlo giovedì scorso nel suo intervento in una sessione della Port&ShippingTech sui progetti e gli approcci tecnologici per il rilancio portuale e logistico nazionale. “Successivamente ai pareri delle due commissioni avremo quello della Commissione di Bilancio, Contiamo di fare il consiglio dei ministri entro la metà di luglio”. Una riforma – secondo il consigliere del ministro Delrio – che porterà a un salto di qualità per il comparto, proprio perché vedrà recepite tutta quella serie di importanti novità che hanno nel frattempo aiutato molte autorità portuali a produrre buoni risultati, nonostante una situazione difficile data da condizioni praticamente invariate a livello infrastrutturale e mercati sfavorevoli.
[hidepost]Tali innovazioni, quali lo sportello unico doganale, i fast corridors, insieme a strumenti come il nuovo codice doganale – attuato nello scorso maggio e senza alcun trauma – ed ai sistemi di monitoraggio delle Capitanerie di porto, hanno portato buoni risultati e hanno determinato la spinta propulsiva verso ulteriori sfide e miglioramenti portando anche a ripensare costruttivamente alcuni aspetti di ruoli professionali, come accaduto alla categoria degli spedizionieri”. Merlo ha sottolineato anche l’aspetto positivo di una accresciuta sensibilità del Paese nei confronti della sicurezza in mare, ricordando in contrasto l’arretratezza sul tema di altri Paesi europei. L’Italia è stata l’unica a chiedere una direttiva comunitaria unificata per la pesatura verificata dei containers prima del loro carico su nave, ovvero per la convenzione Solas, ormai in atto dal 1° luglio. E mentre si auspica una posizione unitaria nelle procedure da parte della C.E., sono state intanto censite ed attivate 150 pese nei porti e retroporti italiani. Nello specifico hanno risposto con attenzione il mondo della portualità e della logistica che, in gran parte, ha anche provveduto ad implementare i propri sistemi informatici con procedure informali. Minore reattività si è avuta invece da parte dell’industria – ha detto ancora Merlo – categoria fra l’altro direttamente interessata verso la quale dovrà essere perciò indirizzata un’informazione più efficace per far meglio comprendere le esigenze del lavoro che si svolge nei porti e retroporti. Con il piano nazionale della portualità e della logistica si otterrà un sistema semplificato con una programmazione nazionale che permetterà a questi procedimenti, oggi operanti con interconnessioni informali, di diventare parte integrante del processo di coordinamento della portualità italiana e patrimonio di tutti. Ulteriore miglioramento delle procedure e della tempistica e coerenza dei controlli si avrà – ha sottolineato l’ex presidente della Port Authority genovese – con l’attuazione dello sportello unico; al ministero si sta già lavorando al relativo decreto attuativo per far si che non appena la riforma sarà pronta, possa partire nello spazio di pochi mesi, e comunque entro fine anno. Insomma un grande lavoro quello che si svolge al MIT che, in questi giorni, si sta impegnando anche sul fronte dell’autotrasporto, in particolare con riguardo alle questioni della tara e del carburante. Tutto ciò – ha concluso Merlo – tenendo lo sguardo volto al futuro a cogliere nuove opportunità: con la collaborazione del Ministero degli Esteri si stanno mettendo le basi per valorizzare tutto questo lavoro, ormai prossimo al compimento, creando nuove relazioni con i paesi in via di sviluppo.
C.G.

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Pubblicato il
6 Luglio 2016

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