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Porto 2000 nuovo statuto e scadenze

LIVORNO – Titolo di qualche giorno fa sul quotidiano livornese Il Tirreno: “Porto 2000, lavoratori preoccupati”. Preoccupati perché, spiega il comunicato della rappresentanza sindacale unitaria dell’azienda presieduta da Roberto Piccini, non si sa come, quando e con che conseguenze avverrà la privatizzazione.
[hidepost]La Rsu tira anche una pedata negli stinchi all’Autorità portuale, che a suo dire “non da risposte precise ma solo vaghe assicurazioni”.
In realtà pare che i due soci della Porto 2000, ovvero l’Autorità portuale e la Camera di Commercio, intendano rispettare l’impegno di presentare i termini della gara di privatizzazione entro la fine dell’anno. Insomma questione di giorni. Un accesso significativo l’ha dato il segretario generale dell’Authority Massimo Provinciali nella recente conferenza stampa che annunciava il ritorno di Pullmantur e più tardi di Msc. Forse non è stato colto a sufficienza l’accenno di Provinciali alla revisione urgente e in corso dello statuto della Porto 2000. Ma la revisione dello statuto, che consentirà ai due soci “pubblici” di mantenere una forma di controllo alla società anche quando la maggioranza passerà (o dovrà passare) ai privati, è un atto fondamentale e determinante. Pare che si punti a mantenere il 17% delle quote sia per l’Authority che per la Camera di Commercio: il che basterebbe a svolgere la funzione di controllo. Non di gestione – si sottolinea – ma di garanzia.
L’elemento meno noto, che nessuno ammette ufficialmente ma che sembra sia nelle intenzioni, è che la vicenda dovrà chiudersi entro la fine di questo mese. Termine temporale nel quale scade anche l’attuale consiglio di amministrazione e la stessa presidenza di Roberto Piccini (fu prorogata appunto al 31 dicembre 2015 e comunque alla definizione della gara di privatizzazione). E’ possibile che la presidenza Piccini rimanga con una specie di mandato “ponte” fino a gara conclusa: ma i due soci attuali sembrano convinti che in questo caso sarebbe una presidenza svuotata di parte dei poteri. E comunque una reggenza destinata a finire con la gara. Un’interpretazione? Può darsi: ma è certo che su questa ipotesi si stanno già agitando le candidature (e specialmente le auto-candidature) alla poltrona che si ipotizza traballante del presidente in carica.
L’elemento determinante per capire intenzioni e tempi sarà, appunto, il nuovo statuto della Porto 2000. Che è in dirittura d’arrivo, sia pure nella generale riservatezza.
Antonio Fulvi

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Pubblicato il
17 Dicembre 2014

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