RAVENNA – Sono iniziati da parte di SNAM i lavori di preparazione dell’accosto e del collegamento via pipeline sottomarina per il nuovo rigassificatore Fsru acquistato di recente dalla compagnia nazionale per la postazione al largo di Ravenna, nel vecchio “ragno” un tempo utilizzato per l’estrazione degli idrocarburi. La nave, “Bw Singapore”, è costata circa 400 milioni di dollari. Può stoccare circa 170 mila metri cubi di gas liquido e ne può rigassificare circa 5 miliardi di metri cubi all’anno. Insieme alla “Golia Tundra”, in funzione nel porto di Piombino dal luglio scorso, “Bw Singapore” sarà in grado di portare la capacità di rigassificazione complessiva del sistema SNAM al 40% della domanda di gas naturale a livello nazionale.
La seconda Fsru di SNAM entrerà in funzione a 8 miglia da punta Marina di Ravenna entro la metà del 2025, dovendo essere sottoposta ancora ad alcuni lavori e dovendo attendere il completamento del suo ancoraggio permanente e della pipeline verso la costa. Anche l’iter autorizzato è già stato avviato da tempo e sta scontando le lungaggini imposte dalla (obsoleta) legislazione nazionale in merito.
Le notizie relative alla “Bw Singapore” sono state accompagnate, da parte di SNAM, da considerazioni relative alla “Golar Tundra” ed alle perplessità crescenti per ile suo trasferimento al largo di Genova, come era stato inizialmente concordato tra SNAM e Regione Toscana. A Piombino il rigassificatore non ha creato problemi di sorta, né sul piano della sicurezza né su quello dell’inquinamento – come paventato dai vari comitati Nimby – per cui SNAM sta chiedendo a Firenze e a Roma di annullare il progetto di trasferimento dell’Fsru, lasciandolo a Piombino dove sono stati realizzati importanti lavori per la pipeline con la rete nazionale: e dove la “Golar Tundra” potrebbe anche diventare un punto di rifornimento per le future navi con motorizzazioni alimentare dal GNL.