LIVORNO – I più ottimisti aspettano di giorno in giorno che l’AdSP, come aveva promesso già a fine novembre, rilasci la famosa “assegnazione dei servizi di interesse generale” alla Porto 2000, sbloccando una vertenza che ormai va avanti da anni ed ha assunto tutti i caratteri di una incredibile farsa. I pessimisti – e ci sono anche loro – temono che il “limbo” prosegua, in una specie di terra di nessuno degli eventi quotidiani, con il grande progetto congelato della stazione crociere e di tutto quanto è collegato. Usque tandem, è la domanda consequenziale.
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Sull’urgenza di trovare una soluzione sono da tempo tutti d’accordo. Ma al momento la situazione fa felici solo gli studi legali di Milano e di Livorno, dove si moltiplicano gli atti, le istanze, le minacce. Intanto la stagione delle crociere è di fatto già cominciata, in porto ci sono grandi navi che alla meglio attraccano sia all’alto fondale che alla 75 (e quando serve anche al Molo Italia) ma con i servizi che le vecchie strutture provvisorie ricavate da un ex magazzino sull’alto fondale possono assicurare. Una situazione mortificante, quando in porti anche assai meno importanti di quello livornese nascono come funghi strutture di grandi dimensioni e grande capacità anche ricettiva.
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